Viaggio di lavoro a Roma

Viaggio di lavoro a Roma

Non tutti i viaggi che ho svolto, e per lavoro o per svago, sono stati “memorabili”.

Inconvenienti durante il tragitto, brutte sorprese una volta arrivato in albergo, delusione scaturita da luoghi evidentemente da me sopravvalutati, sono state solo alcune delle situazioni che spesso mi è capitato di incontrare durante i miei viaggi.

La premessa con cui ho voluto esordire, è d’obbligo proprio perché intendo chiarire a coloro i quali avranno la pazienza di leggere queste mie righe, che non sono un tipo che si entusiasma facilmente, né uno di quelli che spera di trovare il suo perfetto habitat in qualunque luogo si sposti: conosco, insomma, i pro e i contro di un viaggio.

L’esperienza che voglio raccontare riguarda il mio ultimo viaggio di lavoro: sono un giornalista, esercito da libero professionista, e alcuni editori mi avevano commissionato 3 articoli riguardanti tre diversi eventi che si sarebbero svolti a Roma nella stessa settimana.

Non era la prima volta che venivo chiamato a svolgere dei lavori nella Capitale, e nei miei precedenti viaggi mi ero sempre affidato a degli hotel.

Per quanto un hotel sia indicato in alcuni tipi di occasioni, questa volta non volevo trascorrere il mio soggiorno in una fredda struttura; ancor di più, pensavo, visto che avrei soggiornato per almeno una settimana, sarebbe stata l’occasione giusta per trascorrere un po’ di tempo con mia moglie, e farlo in una suite privata, che ci desse l’idea di fare coppia fissa a Roma, senza vedere violata la nostra intimità dagli altri clienti dell’albergo, mi era sembrato l’ideale.

Per coinvolgerla maggiormente, ho deciso di affidare a lei la scelta dell’appartamento in cui avremo alloggiato, e devo dire che la mia intuizione si è rivelata fortunata.

Mia moglie ha infatti scelto un elegante appartamento costruito agli inizi del Novecento, che ha attirato fin da subito la sua attenzione sia per i pareri positivi letti sul web, sia per la centralità della struttura.

Tra le poche condizioni che avevo dettato a mia moglie prima di lasciarle campo libero per la scelta, vi era infatti quella di scegliere un posto centrale che mi consentisse di essere relativamente vicino a tutti gli avvenimenti che avrei dovuto seguire dal vivo.

Più precisamente abbiamo optato per la “Superior Suite“, 50 mq di appartamento, a due passi dal Vaticano e da Via Cola di Rienzo, una strada apprezzatissima da mia moglie (meno dal mio portafogli) per la possibilità di fare shopping di grandi firme.

L’appartamento, durante la nostra permanenza a Roma, ci ha soddisfatti sotto tutti i punti di vista, facendoci sentire come se fossimo stati a casa nostra.

Parte del merito va sicuramente attribuito ai proprietari, che oltre ad aver arredato con gusto la camera, rendendolo un ambiente elegante e provvisto di tutti i comfort, ci hanno accolti fin da subito con cortesia, dandoci anche qualche dritta per orientarci nella scelta dei numerosi ristoranti e locali disseminati nelle vicinanze.

Il fatto che la struttura fosse in una posizione così centrale di Roma, non mi ha impedito di lavorare agli articoli con la dovuta serenità: l’appartamento era infatti ben protetto dai rumori provenienti dall’esterno che tutti i romani conoscono!

Uno degli aspetti che voglio sottolineare, riguarda la pulizia: anche per una donna con un’attenzione maniacale verso tutto ciò che è sporco e disordinato come mia moglie, è stato impossibile trovare qualcosa che fosse fuori posto, tanto che è stata lei stessa a propormi, a viaggio concluso, di ritornare in questo appartamento nel nostro prossimo viaggio a Roma con i due bambini, visto che la suite può ospitare da 2 a 4 persone.

Riconsegnare le chiavi al proprietario è stato doloroso: abbandonare una seconda casa non è mai piacevole, ed è proprio quanto è capitato in quest’ultimo viaggio, che già non vediamo l’ora di poter replicare.